Venusian/erie

 

VENUSIAN/ERIE

 

 

CRETA

 

Finalmente

niente C.19 quest'anno

l'incrocio delle dita

ha fatto il suo dovere.

 

Da quando sul manuale

di Storia dell'arte

avevo rimirato quei vasi minoici

variopinti

con fantasie animali

marine, vegetazioni lussureggianti

e polpi che ti guardano sorpresi

ero rimasto affascinato

da quella cultura.

 

Niente scene di battaglie

nulla di fosco sulle loro superfici dipinte

solo una vita naturale rigogliosa

fatta di danzanti e sacerdotesse

seno en plein air, senza apparenti inibizioni

e di palazzi-città senza mura

a diversità degli Achei non troppo lontani

che li avrebbero poi soggiogati.

 

Una sorta di età dell'oro

che volevo tastare dal vivo

almeno in ciò che rimane.

 

Credo che nei cretesi

ci fosse un germe venusiano

o viceversa.

 

Epimenide di Festo

o per altri di Cnosso

era considerato un sapiente

e praticava la divinazione.

 

Si dice che avesse vissuto 157 anni

ma i conti forse tornano

quando si pensa che

dormì in una grotta

probabilmente la medesima

dove nacque Zeus

per circa 50 anni,

tempo che in un certo senso

gli servì per maturare

la sua sapienza.

 

Ebbene, il suo metodo divinatorio

che non lo fa essere solo

un lettore di viscere o quant'altro

sta nel fatto che i suoi vaticini

prendevano in considerazione

il "passato nei suoi aspetti oscuri"

sosteneva Aristotele.

 

In pratica era stato chiamato ad Atene

per dirimere una controversia

altri non ce l'avevano fatta

pare a lui andò bene

perché cercò le cause

di ciò che era successo.

 

Questo non tanto nelle contingenze:

"loro hanno fatto così

noi abbiamo fatto cosà"

ma in ciò che aveva portato

a generare l'attrito,

i famosi perché.

 

Il suo divinare era dunque

un cercare soluzioni

i suoi vaticini

risoluzioni.

 

In questo atteggiamento:

affinità venusiane?

 

 

Epimenide era citato anche

come "l'inventore"

del paradosso del mentitore

perché essendo lui stesso cretese

aveva affermato:

"tutti i cretesi mentono"

quindi anche lui mentiva?

 

Questo paradosso

può essere accostato

ad uno molto più attuale:

"per mantenere la pace

abbisogniamo d'armi".

 

Per mantenere la pace

bisogna mantenere viva

la guerra, o comunque la

sua perdurante minaccia.

 

Pare che questo paradosso

non sia ancora stato risolto

a nessun livello

il vaticinio venusiano

una strada?

 

Qualcuno ci crede.

 

 

L'ASCESA AL MONTE TARRABAH

 

narra di tre venusiani che

scalano il monte più alto

di Venere per poter salpare

verso la Terra, e salvarla,

è così che si dice quando

si hanno delle buone intenzioni

del genere

universale.

 

Il testo c'è fino alla fine

del racconto, ora l'inchiostro

d'Ignazio è all'opera per

fornire al sogno delle parole

qualche sognante immagine.

 

Questo testo è

il manifesto del venusianesimo

così è stato pensato

così a mio avviso

è.

 

Un manifesto che

non si scandisce in articoli

bensì in suggestioni.

 

La Temperino rosso

di cui sono il papà

si occuperà della pubblicazione

e diffusione.

 

Alla rassegna della Microeditoria

che si terrà a Chiari dal 3 al 5 novembre

saremo presenti con uno stand

dedicato interamente al libro

e al progetto Venusianpeople.

 

È previsto anche

un momento di presentazione

la cui data e orario non sono ancora fissati

ma per chi volesse venire

sarà il momento principale per farlo,

info a seguire.

 

 

VENEZIA

 

la bella

ci vedrà con il verbo venusiano

a portata di mano

si chiama Performedia 2023

Spazio Thetis

ovvero Arsenale Novissimo

nella cinquecentesca tesa 106

Venezia certo

per due giorni performativi

tanti i nomi at work

alcuni anche destinatari

di questa venusianeria

ciao

il 20 e 21 settembre

eh sì

perché non regalarsi

due belle giornate

di vacanze addizionali

quando ormai il calendario

ne ha già sancito la fine?

 

 

 

CALL MAIL ART

 

di "Cose aliene"

da fare

forse in questi giorni d'agosto

come Atena

da far fuoriuscire

dalla testa di Zeus.

 

Buone Vacanze