VENUSIAN/ERIE
CERTE COSE SI POSSONO DIRE
altre no
certe non hanno bisogno di essere dette
altre si dicono senza dirle
certe cose si dicono al contrario
altre si dicono solo per dire
certe cose si dicono da sole
altre per conto di altri.
Il mondo delle cose
funziona assieme
a quello delle parole
a volte si accordano
a volte no
a volte le parole
sono necessarie
a volte superflue
possono piacere
dispiacere
ma in tutti i casi
sia le cose
che le parole
quello che cercano
è di star bene assieme.
Probabilmente è
anche quello che
si dovrebbe sempre cercare
se si vuol provare a dire
qualcosa di vero.
E poi c'è quello che si sente
che non ha una voce chiara
e nemmeno è proprio una cosa
ma in fondo è ciò che ci fa dire
sì o no.
Ecco, io partirei
proprio da questo sentire
perché è questo che unisce
le parole con le cose.
Sì, per cercare di dire
qualcosa di vero
che come
si può immaginare
non ha nulla a che fare
con la verità di chi dice
di conoscerla già
bensì con ciò che
anche a fatica
continuamente si cerca
per tentare di vederci chiaro
e che spesso sfugge
anche ai nostri desideri.
Non una verità astratta
dunque
ma una verità che parta da noi
e lì arrivi.
QUELLO CHE SENTO ORA È
che a più di tre anni di distanza
dalla nascita
di Venusian People
la sua idea di fondo
è rimasta intatta.
Voglio dire che in tutto questo tempo
non c'è stata alcuna altra idea
che l'abbia potuta scalzare.
Credo ci sia in essa
qualcosa di vero
che non è dato da una scelta a priori
bensì dal fatto che fino ad ora
non mi è apparsa
nessuna altra
valida alternativa.
Se la prospettiva di Venusian People
è la pace tra le genti
che popolano la Terra
questa non potrà
mai essere raggiunta
finché si continuano
a creare nemici di ogni genere.
Finché ci sarà qualcuno
che è contro qualcun altro
sia
Americano
o Russo
Nero
o Bianco
Maschio
o Femmina
di Destra
o di Sinistra
Povero
o Ricco
non ci potrà mai essere spazio
per la pace
ossia quella cosa
non minacciata costantemente
da un qualche tipo di potere
e dal suo rispettivo
contropotere
e non permettendo mai
un vero accordo
come tra le cose
e le parole.
E con ciò non si vuol dire che
i lupi debbano divenire agnelli
né viceversa
ma che sia gli uni che gli altri
possano rimanere tali
ossia senza che né gli uni
né gli altri
possano essere posti
nella possibilità di perdere
la propria esistenza.
È per questo che
a tutti deve essere garantita
la dignità e il diritto d'esistere
prima di ogni altra cosa
e se questo diritto è minacciato
ad esempio da lupi sanguinari
allora questi devono imparare
che al mondo si può vivere anche
brucando della semplice erba.
È questo lo spirito
di Venusian People
un'utopia certo
perché è quello che non è mai esistito
ma non per questo impossibile.
E siccome come tutte le cose che
non sono mai esistite
non c'è alcuna certezza
allora come quando si cerca la verità
nell'accordo tra parole e cose
così anche questa idea
per potersi affermare nella realtà
dovrà per forza fare i conti
con tutto ciò che gli rema contro
e spesso questo è anche
semplicemente la diffidenza
verso qualcosa che non è mai esistito.
Quello che in questi tre anni ho capito
è che spesso la fiducia in qualcosa
che non si conosce
avviene in modo quasi istintivo
spesso si sceglie un ristorante
che non si conosce
solo perché è affollato
senza alcuna garanzia che lì si mangerà
veramente bene.
Io non vorrei che chi scegliesse di divenire
Cittadino venusiano lo faccia semplicemente
perché altri lo fanno
ma perché ne ha capito l'importanza
e la necessità.
Quindi siccome qui si vuol
tentare di accordare le parole con le cose
piuttosto che raccontarci
qualche storiella
bisogna immaginare che la strada
sarà molto lunga
bisogna prevedere un tempo
nell'ordine di generazioni
più che di singole persone.
IL FATTO CHE VENUSIAN PEOPLE
abbia iniziato a pensare
ad un suo organismo organizzativo
quale sarà appunto
ed ha iniziato ad essere
i Cammellieri dell'Orsa Maggiore
va in questa direzione.
A Ponte Nossa il 28 settembre
nell'atmosfera festiva
e nel ricordo del grande amico
Emilio
è iniziata la nuova avventura
di questo organismo
che si è dotato anche
di un vero e proprio statuto
che si può leggere
per chi non ne avesse avuto
ancora l'occasione
sul sito venusianpeople.
Ora i primi due cammellieri
Dubhe e Merak
hanno iniziato a ricoprire
le loro funzioni
da Puntatori dell'Orsa.
Il prossimo appuntamento è
con Phecda
il terzo cammelliere.
La carovana nel deserto
poco alla volta
sta prendendo forma
e s'incammina
verso la via
del lungo percorso
tra le stelle.
La strada dell'utopia
è incerta
ma non per questo
impercorribile.
SABATO 8 NOVEMBRE
nel solco di questo medesimo
"percorso stellare"
alle ore 17:00
presso il salone della
Microeditoria di Chiari
nella suggestiva villa Mazzotti
presenteremo il libro
"Il respiro di Venere"
a suo modo sequel
del "L'Ascensione al Monte Tarrabah".
Vi aspettiamo
Alessandra, Ignazio ed io
come si suol dire
numerosi
ma andrà benissimo anche
se sarai solo tu
seppur non sappiamo chi sei.
Ciao
Attilio